Il tuo medico è un idiota (burocraticamente parlando); il certificato va inviato anche all’INPS indipendentemente dalla durata della malattia. Vedi la Circolare INPS n. 95 bis, punto 10, anno 2006 e la legge 33/1980.
Lavoratore dipendente = certificato rosso. E’ un concetto assimilabile da un primate.
E’ vero, i primi tre giorni sono a carico del datore che può anche accontentarsi del “bianco”.
Se però non sarai guarita nei tempi previsti, in teoria dovrai farti rilasciare un certificato di continuazione della malattia. Ma, non essendoci un certificato precdente, l’INPS riceverà un normale certificato e non pagherà i primi tre giorni. A quel punto, o te li paga ancora il datore (non ne sarà contento...) o li paghi tu.
Tra l’altro, il “governo” torna per l’ennesima volta sulla trasmissione telematica da parte del medico a INPS e datore. Visto che è dal 2004 che sostiene che è cosa fatta, probabilmente sarà operativa entro la fine del prossimo decennio. Ciò sarà molto comodo ma... vista la competenza dei medici, dobbiamo fidarci a lasciare nelle loro mani il nostro posto di lavoro?
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@ joyshade: grazie per l’aggiornamento. Sono contento che qualcuno abbia ne beneficiato, ma o è a disposizione di TUTTI, o NON è.
Ne approfitto per girarti il mio dubbio: se io non giustifico la mia assenza (non consegno il certificato), io vengo licenziato. Se il medico telematico sbaglia o si dimentica, io vengo licenziato.
Dimmi che non è così.